07/10/12

Decrescita e Autolimitazione




Gli uomini, come le collettivita', sono inevitabilmente differenti. Bisogna fare di queste differenze una ricchezza e organizzarsi di conseguenza per il bene comune, anziche' ostinarsi a percorrere il vicolo cieco dell'omegenizzazione totale.  In origine il progetto della decrescita si proponeva piu' modestamente di far fronte alla dismisura economica, ma oggi che questa dismisura e' il veicolo di tutte le altre, la decrescita assume necessariamente una dimensione piu' ambiziosa. L'autolimitazione, ritrovare il senso del limite, e' una questione che si pone per l'individuo, piu' che per l'essere collettivo: l'umanita' o la societa'. Il senso fondamentale e' ristabilire la correlazione tra meno lavoro e meno consumo da una parte e piu' autonomia e sicurezza esistenziale dall'altra, per tutti e tutte. Una vita piu' libera, piu' serena, e piu' ricca. L'autolimitazione si sposta cosi' dalla scelta individuale  al progetto sociale. La norma del sufficiente va'definita politicamente e le frontiere, potranno comunque essere spostate nel tempo dalle generazioni successive, che avranno constatato le imperfezioni e le ingiustizie delle norme arbitrariamente decise dalle generazioni precedenti.


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